venerdì 26 luglio 2013

Buoni motivi per toglierti da lì


Cara S.,

Qui è Mamma Castagna che scrive. Scrive per dire che adesso si sbatterà il più possibile per toglierti, al più presto e per il maggior numero possibile di giorni a settimana, dalla comunità.

Per svariati motivi.

Per esempio, che da oggi è arrivato il Chiquito. Fratello minore del Chico, con il quale tu hai avuto una difficile e tormentata storia quest’inverno. Sapendo che il Chico è uno che si procura, e procura agli altri, danni fisici non da poco, non so come sia il Chiquito, ma di certo dal panico con cui hai preso il suo arrivo non mi aspetto molto di buono: tu sei troppo agitata, e anche tendente al melodramma con i baldi giovani dai molti problemi che transitano per la Casa di Pony.

A proposito, mi si dice che tra qualche giorno torna anche A. Il quale non troverà più né la fidanzatina né il migliore amico, essendo entrambi definitivamente ritornati in famiglia.
E rientra in anticipo perché il suo progetto di passare l’estate con la madre, che già contrastava di brutto con il progetto dei servizi sociali di fargli passare l’estate con il padre, è andato miseramente ad infrangersi. E, come volevasi dimostrare, A. torna al mittente e, al suo rientro, non trova la fidanzata, non trova l’amico, non trova Santa Maria degli Orfani che è in ferie, in compenso trova che il suo amato prof di lettere e la moglie, che sarei io, non si occupano più di lui, ma di S.

In comunità, alla sola idea di gestire contemporaneamente A. e il piccolo di famiglia, che è uno veramente assurdo, erano già passati a rivedere i turni. Chissà ora che ad A. e al piccolo tifone si associa il Chiquito.

Tu intanto fai cose che non mi piacciono. Oggi eri in giro con la bella e disinibita Vassilissa e mi hai confessato di esserti fatta passare una canna, e no, alla prova dei fatti no, scopriamo che non sono tollerante con le canne, neanche un po’. Mi ripeto che è peggio una sbronza seria che due tiri di fumo, ma rimane il fatto che il fumo è illegale e che non va bene che ci sia gente che te ne passa, nella tua cerchia di amici. E chi sono costoro, poi. Fammeli un po’ conoscere, questi. Che li tengo fermi mentre l’Uomo gli rovina i denti a sassate.

Inoltre. Continui a parlare con ansia somma del prossimo incontro con le assistenti sociali, che peraltro la psicologa ti ha fissato per remare a favore del nostro progetto. Continui a dire che sei tesa, che hai paura e che dopo starai una merda e io, che devo ancora partire per la montagna, sono già lì che penso a quando tornare giù per evitarti la giornata no dopo aver incontrato le SS.

Poi. Tu vuoi vederci, per stare con noi, ma anche per andare in piscina e al mare e in montagna e conoscere Sanguedelmiosangue. Noi vogliamo vederti per staccarti un ceffone per la canna passare del tempo con te, verificare che tu non ti metta nei casini con alcun compagno di sventure troppo sciroccato, sondare la possibilità (o la necessità?) di occuparci anche di A., tenerti serena mentre cerchiamo di superare queste settimane infinite che pare ci separino dalla definizione di una qualche scelta del tribunale, cercare di darti una stabilità tale che tu possa anche studiare le due materie che avevi a filo di sufficienza, estorcerti i nomi dei baby spacciatori che ti passano il fumo e andare a scambiargli di posto le rotule con una mazza da hockey provare a stabilire qualche regola sulle tue uscite e frequentazioni, e, nel mio caso, smettere di stare chiusa in casa a persiane abbassate a flagellarmi e passare all’azione.


 

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