mercoledì 26 marzo 2014

La sconosciuta

Chi sei tu, che se capace di intuire quando avrei voglia di piangere, anche se io tengo su la corazza e dico una battuta sarcastica?

Chi sei veramente?

Come fai a sapere quando puoi abbracciarmi, dato che io spesso sono un fascio di nervi, aculei e rughe di preoccupazione sulla faccia?

Come mai tu, che te ne strafotti di tutto quel che genitori affidatari, psicologi, educatori, assistenti sociali e professori cercano di dirti per il tuo bene, poi mi buchi l'anima con qualche ammissione perentoria di colpa?

Com'è possibile che tu legga a voce alta i fatti che accadono sfrondandoli di ogni giro di parole, e poi menta a te stessa e agli altri con una sicumera così assurda da spiazzare chiunque?

Chi sei tu che sei scappata da casa mia furente, che mi hai tenuta a distanza quando mi strappavo le viscere per riavvicinarmi, ma sapevi cosa pensavo e cosa facevo e ne parlavi con la psicologa in mia assenza, quando non ci vedevamo da settimane?

Perchè distruggi la tua vita e le opportunità che ti vengono offerte, e poi però cerchi il nostro amore e il nostro consenso con la stessa passione selvaggia che metti in qualunque cosa tu faccia?

Perchè sei così terribilmente scomoda e difficile da gestire di giorno, e poi però la sera ti addormenti sul divano nell'incavo della mia ascella, con la testa sulla mia tetta destra e le gambe intrecciate alle mie, e l'incastro è così perfetto che possiamo non cambiare posizione per ore?

Chi sei tu che rappresenti l'unico motivo per cui potrei mai dimenticarmi di mio marito e, al contempo, la cosa che più ha rafforzato il mio rapporto con lui?

Cosa ho fatto per meritare questo frontale di tutto il mio essere contro il tuo? Questa modifica del DNA?

Chi sei? Da che pianeta vieni?

E soprattutto: lo sai cosa stai facendo alla mia vita, tu?



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