lunedì 28 aprile 2014
Alcune conquiste
Ha gli occhiali, nuovi nuovi. Ci vede, finalmente.
"Avevi ragione, sugli alberi!" dice contenta, perchè io le avevo detto di guardarli, che finalmente non avrebbe visto "della roba verde", ma foglie, rametti, germogli, infiorescenze.
La prima sera che rientriamo a casa, dopo l'acquisto a Genova dal mio ottico di fiducia, la trovo che legge un romanzo. Legge la conclusione, perchè "non c'ho sbatti di leggerlo tutto, è lungo". Ma legge, con gli occhiali sul naso, sdraiata in letto, prima di dormire, come noi. E' talmente epocale, questa cosa, che la fotografo.
Guadagna qualche soldino per le ore che fa in più dalla sua datrice di lavoro dello stage.
I primi li spende per regalare un cappellino al Bimbominkia, a Natale.
I successivi per un cellulare (uozzap-compatibile) che noi le avevamo appena negato perchè non si gestiva nemmeno gli sms in modo decente. Il quarto telefonino in cinque mesi.
Poi spende ottanta euro di extensions, che si fa tingere e tagliare il giorno stesso, tagliare ancora più corte due giorni dopo, e infine progetta di levarle, anche perchè si è fatta (di nuovo) rasare i due lati della testa e ha questo ciuffo di capelli in mezzo al cranio, e grazie a Dio almeno ora non sono più frisés. Nè tinti di verde. Io quando la accarezzo e mi impiglio con un braccialetto, o quando le levo le mollette, le dico: "Questi capelli che sto tirando... sei tu o è una sconosciuta signora indiana?"
Poi l'altro giorno dice: "Mi servono dei pantaloni, dei leggings." E io: "Te ne ho appena comprate due paia". "Ma me ne servono altri." "Hai dei soldi tuoi? Vai in centro con il fidanzato, no? quindi scegliteli."
Torna con tre paia di leggings, carini, per quindici o sedici euro.
Provo a chiederle qua e là un euro, cinquanta centesimi, per contribuire alla spesa, quando mi manca la moneta. Contribuisce, tutta fiera.
Tre giorni dopo siamo in centro e decide di spendere i restanti liquidi per tre magliette (a tre per due, tredici euro e qualcosa), poi si fa tentare da un'altra maglia. Io prendo una camicetta. Alla cassa scopre che anche la quarta maglia è scontata; si gira, afferra la mia camicetta e paga anche quella per farmi un regalo.
Oggi vado a dormire mezz'oretta dopo pranzo, poi mi alzo e la trovo che si fa i compiti da sola. Ci dà dentro per un'ora e mezza. Senza fiatare, sul suo letto.
Io correggo le ricerche di geografia della mia terza, l'Uomo i temi della sua, e lei si compila un questionario intero sul marketing, che poi io le correggerò.
Cazzo, sembriamo veri.
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